martedì 13 dicembre 2011

14 dicembre: presidio in Piazza Dalmazia


A seguito dei gravissimi fatti avvenuti nella giornata del 13 dicembre con l’aggressione e l’uccisione dei venditori ambulanti senegalesi, la Firenze democratica, antirazzista, si da appuntamento al Presidio che si terrà mercoledì 14 alle 18 in Piazza Dalmazia, dove sono stati uccisi i senegalesi. Sono già pervenute diverse adesioni. Cerchiamo di essere in tante e tanti, sia per solidarizzare con i cittadini senegalesi e con tutti i migranti, sia per contrastare ogni tentativo di creare un clima d’intolleranza e di esclusione, sia per respingere ogni provocazione e gesto di stampo fascista, come quello criminale avvenuto il 13 dicembre.
Vogliamo riconfermare la pienezza dei diritti e della dignità personale e rivendichiamo quella della libertà di circolazione.
Rete Antirazzista di Firenze

giovedì 10 novembre 2011

Solidarietà al Fondo da parte della Rete dei Comunisti


Il Fondo Comunista non si tocca! - Comunicato di solidarietà della Rete dei Comunisti

Il Fondo Comunista non si tocca!
L'unica cosa da chiudere a Firenze è l'esperienza del "rottamatore".

Con una meschina operazione poliziesca si è tentato di chiudere la porta del Fondo Comunista e l'esperienza della Associazione Angela e Ciro, dando così un ulteriore segnale di come l'amministrazione comunale fiorentina intende rapportarsi alle espressioni popolari organizzate sui territori.

Lo spazio, aperto da anni nel cuore delle case minime di Rocca Tedalda, è un essenziale luogo di aggregazione per il quartiere, dove con estrema libertà si ritrovano giovani e abitanti che da sempre trovano in quelle stanze un punto di riferimento.

Cambiare in maniera furtiva  la serratura di una sede storica del movimento popolare fiorentino evidenzia la meschinità di una amministrazione che risponde con la polizia a tutte le istanze di emancipazione,  espresse da un tessuto sociale che resiste alle ristrutturazioni selvagge, alla speculazione edilizia, al taglio di posti di lavoro e servizi sociali essenziali.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni del Fondo Comunista, i quali giustamente si sono riappropriati immediatamente di uno spazio che è loro.

Renzi e le sue politiche neoliberiste e poliziesche vanno fermati, con determinazione, a partire dalla difesa di tutti gli spazi di agibilità politica e sociale.

Sabato 12 novembre alle 17.30 ci sarà un presidio davanti alla sede del Fondo Comunista in via Rocca Tedalda 277.
Tutte le compagne e i compagni proletari e solidali sono invitati a partecipare.

Nella foto: un grimaldello "hi-tech", come si conviene a un Rottamatore gggiòvane e moderno.

 

 

martedì 8 novembre 2011

Giù le mani dal Fondo Comunista!



AGGRESSIONE RENZIANA AL FONDO COMUNISTA!

Mentre il nostro beneamato podestà, pardon sindaco, spende e spande in consulenze, “geni fiorentini” (ai quali senz'altro si crede di appartenere), big bang e altre cazzate del genere, di nascosto manda i suoi sgherri a chiudere gli spazi antagonisti e sociali fiorentini.

Lunedì 7 novembre una squadra renziana al completo, accompagnata dalla polizia,  ha provveduto a scassinare l'ingresso del Fondo Comunista, in via Rocca Tedalda, e a cambiare tutte le serrature. Questo senza alcuna informativa o preavviso. Si tratta di un fatto gravissimo al quale le compagne e i compagni del Fondo Comunista abitanti delle Case Minime, accortisi del fatto il giorno dopo nel recarsi ad una riunione, hanno immediatamente risposto riappropriandosi della struttura.

Noi, compagne e compagni del Fondo Comunista, solidarizziamo con l'Associazione Angela e Ciro nella vertenza con il Comune di Firenze esigendo l'assegnazione gratuita del Fondo come da contratto specifico firmato dall'allora assessore alla casa Adalberto Tirelli, a cui l'attuale sindaco Renzi faceva da galoppino.

La lotta continua, e il Fondo ce lo teniamo!

Sabato mattina presso il Fondo Comunista MERCATINO dell'usato utile e artigianale. Tutto a 1 euro! Ore 9.00 – 14.00.
Sabato pomeriggio iniziativa per la riappropriazione del Fondo: merenda, musica, giochi per i bambini!

Collettivo del Fondo Comunista
Via di Rocca Tedalda 277 (Case Minime)
http://fondocomunistafirenze.blogspot.com

domenica 6 novembre 2011

Italia, novembre 2011. Ritratto e metafora


Saviano (Napoli), domenica 6 novembre 2011. Un fiume, o un canale ingrossato dalle piogge torrenziali, porta con sé tonnellate di rifiuti. Spazzatura, monnezza, rusco, rumenta. Attualmente è il ritratto più realistico che si possa dare di questo paese: spazzatura portata via dalla corrente. Poco altro resta da dire; prosegue nel frattempo il Grande Fratello 12.

venerdì 21 ottobre 2011

Contro la privatizzazione di ATAF


CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF

CONTRO IL RICATTO DI RENZI E BONACCORSI

IN PIENA LOGICA MARCHIONNE

Soprattutto grazie alla spinta dei lavoratori ATAF, che per primi si sono mobilitati contro il tentativo di svendita del trasporto pubblico fiorentino, in questi mesi a Firenze è nato il “Comitato contro la privatizzazione di ATAF”.

I tagli del governo e la soppressione di alcune linee ci danno già il polso della situazione di ciò che ci aspetta nel caso il Comune di Firenze e i dirigenti aziendali portino a termine i propri piani: lavoratori che si trovano a non poter più disporre di mezzi pubblici, studenti costretti ad inventarsi come raggiungere scuole ed università, anziani impossibilitati a continuare a mantenere quelle abitudini difficili per loro da cambiare.
Tagli che hanno visto una drastica riduzione del trasporto extraurbano, essenziale per chi, a causa tra l'altro del caro affitti, è protagonista di un inesorabile trasferimento nelle zone limitrofe alla città.

Se da una parte tagliare i trasporti pubblici vuol dire obbligare ad utilizzare i mezzi privati con quello che ne consegue in termini di inquinamento, ogni giorno ognuno di noi è obbligato a farsi “rubare” quantità sempre maggiori di tempo dal lavoro, se mettiamo insieme quello “vivo” che passiamo in fabbrica, cantiere o ufficio, con quanto siamo costretti a “regalare” negli spostamenti casa-lavoro.

Queste sono le ragioni che ci spingono a pensare che questa lotta, interesse comune di tutti gli studenti, i lavoratori e i pensionati fiorentini, non possa e non debba esser sostenuta solo dai lavoratori ATAF ma debba vivere di un respiro più ampio e investire tutto il territorio, specialmente nel momento in cui proprio i lavoratori ATAF vengono messi davanti ad un ricatto simile a quello imposti agli operai FIAT: la rinuncia ai propri diritti a fronte della possibilità di rivedere il piano di privatizzazione.

Proprio in quest’ottica il CPA fi-sud organizza un incontro con le RSU ATAF rivolgendo a tutto il quartiere l’appello ad una larga partecipazione.

GIOVEDÌ 27 OTTOBRE AL CPA FI-SUD (*)

SERATA DI SOSTEGNO AI LAVORATORI ATAF E

AL COMITATO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF



ALLE ORE 20.00 CENA POPOLARE

ALLE ORE 21.00 INIZIATIVA E DIBATTITO

(*) Via di Villamagna 27/A, bus 23

giovedì 20 ottobre 2011

Sulla manifestazione del 15 ottobre a Roma


I fatti sono semplicissimi: la Polizia attacca il corteo previo accordo con i soliti venduti per interessi elettoralistici e di parrocchia. Siamo convinti che l'assalto al corteo di Roma da parte delle forze di polizia sia da attribuire ad una precisa volontà e ad un piano predeterminato per attaccare le realtà antagoniste e antisistema, più o meno organizzate ma capaci di radicalizzare lo scontro, con l'appoggio fattivo (che si è espresso perfettamente nella consegna e nella delazione) delle aree riformiste, il cui fine è quello di demonizzare e vendere le forze che si pongono sul terreno della contrapposizione e dello scontro anticapitalista, e di proposte tese al cambiamento reale delle condizioni di vita e di organizzazione sociale.

Questo abbiamo visto a Roma il 15 ottobre, e questo si osserva quotidianamente ovunque si verifichino non le false "indignazioni" tanto propagandate e gradite al regime (in quanto "pacificamente" inutili e persino gradite agli stessi banchieri centrali, come Draghi, e ai fascisti forcaioli come Di Pietro), bensì autentici scontri sociali che esplicano in modo logico e conseguente (quel che sta accadendo in queste ore a Atene è altamente indicativo). I vari Cremaschi, Bernocchi, Vendola e servi della medesima risma hanno dovuto rinunciare alla loro "festosa" e "colorata" parata in San Giovanni, e la loro finta "nonviolenza" si è trasformata in volontà di vendetta, consegnando alla Polizia i compagni che si sono visti costretti a difendere la piazza, accusati poi dagli stessi servi di essere "violenti" e "provocatori". Una prassi consueta, così come lo è quello della successiva delazione sistematica incoraggiata anche dai media di regime.
 

martedì 11 ottobre 2011

Cena di sovvenzionamento e solidarietà proletaria


GIOVEDI' 13 OTTOBRE ORE 20.00
c/o FONDO COMUNISTA

CENA DI SOVVENZIONAMENTO E SOLIDARIETA' PROLETARIA

Per finanziare la partecipazione alla manifestazione nazionale
del 15 ottobre a Roma

CONTRIBUTO € 8

Noi la crisi non la paghiamo, con otto euro ci autofinanziamo!
Riprendiamoci la voglia di socialità, di solidarietà e di spazio libero!

MENU' POPOLARE:

- Pastasciutta all'amatriciana
- Pollo con le olive
- Insalata di patate, cipolle e pomodori
- Dolci delle Case Minime

L'indirizzo del Fondo Comunista è nell'intestazione del sito
Per ulteriori informazioni telefonare al n° 366 - 3925033

sabato 8 ottobre 2011

!Toma la calle! Il 15 ottobre scendiamo in piazza!

 
!TOMA LA CALLE!
IL 15 OTTOBRE SCENDIAMO IN PIAZZA!

Il 15 ottobre, raccogliendo il semplice appello dei movimenti spagnoli !TOMA LA CALLE! – Prendi la piazza, nelle principali città europee vi saranno manifestazioni e cortei contro le politiche economiche europee di tagli e sacrifici: diminuzione dei salari, licenziamenti e precarietà, tagli alle spese sociali e alle pensioni, alla sanità e all’istruzione, privatizzazioni e, dulcis in fundo, guerre e repressione. Queste sono le soluzioni che padroni, banche e governi vogliono imporre in questa crisi profonda del capitalismo, in Europa come nel resto del mondo.

Ma ovunque, mobilitazioni, iniziative e rivolte cercano di opporsi e resistere a queste ricette, rivendicando giustizia sociale, diritti ed autodeterminazione. Dalla resistenza tenace del popolo greco sotto attacco ormai da oltre due anni, alle rivolte in Egitto e Tunisia, dai movimenti spagnoli che dal maggio 2011 occupano le piazze, alle manifestazioni di New York e delle altre città negli USA, milioni di persone dicono BASTA alle guerre e un sistema economico in crisi che produce sempre più povertà e sfruttamento e impone sacrifici per quasi tutti e ricchezza per pochi.
 
Non ci sono le banche e gli speculatori finanziari cattivi a fronte di un sistema sano: è ormai, con tutta evidenza, il sistema stesso che va cambiato; non ci sono riforme possibili, compatibilità da accettare, responsabilità da prendersi nella gestione della crisi e delle politiche di sacrifici. La nostra responsabilità, adesso, è proprio quella di rifiutare queste politiche, di indicare strade diverse, appunto incompatibili, rifiutare la socializzazione delle perdite mentre i principali responsabili della gestione di questo sistema continuano ad arricchirsi invocando misure drastiche a danno dei lavoratori. Le nostre risposte sono nelle strade, nelle scuole e sui luoghi di lavoro, fatte di mutuo soccorso, solidarietà e condivisione, coscienti che non esistono soluzioni individuali o falsi nemici su cui scaricare rabbia e frustrazioni come gli immigrati.

Le risposte dei padroni e dei governi sono invece sempre le stesse: la GUERRA per cercare di frenare la crisi in una pericolosa logica competitiva tra stati imperialisti; la REPRESSIONE per fermare la rabbia dei giovani, dei lavoratori e di tutti coloro che non ne vogliono più sapere di farsi sfruttare. I tanti arresti denunce in Italia, passando da quanto successo a Firenze la scorsa primavera, sono solo la rappresentazione interna di quello che accade a New York, con 700 fermi dei manifestanti contro Wall Street nella giornata del 2 ottobre o in Spagna, dove 12 attivisti del Movimento15M, protagonista delle mobilitazioni recenti, sono stati arrestati a Barcellona.

Il 15 ottobre anche noi saremo in piazza a Roma con altre migliaia  e migliaia di lavoratori, studenti e pensionati. Saremo in piazza contro l’osceno governo Berlusconi ma anche contro le finte opposizioni, già allineate alle letterine ed alle imposizioni dettate dalla Banca Centrale Europea; saremo in piazza per denunciare il ruolo dei sindacati concertativi, che oggi scioperano e domani firmano i peggiori accordi con Confindustria, come quello del 28 giugno.
 
Saremo in piazza per dire che non è questa l’Europa che vogliamo e, uniti con tutti coloro che nel mondo lottano per una società diversa, a rappresentare la volontà di resistere e di costruire un’alternativa radicale ad un sistema marcio.
Il 15 ottobre scendiamo in piazza, raccogliamo l’appello per prendersi le piazze dei movimenti spagnoli, raccogliamo l’appello dei manifestanti greci a sollevarsi!

15 OTTOBRE 2011 
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

CONTRO IL CAPITALISMO 
PER UN MONDO SENZA PADRONI

Centro Popolare Autogestito fi-sud, Collettivo Politico Scienze Politiche,
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, Rete dei Collettivi, Fondo Comunista
 

——> PER CHI FOSSE INTERESSATO A VENIRE A ROMA

Il costo del pullman si aggira intorno a 10/15€, mandare un’email a rete@stronzi.org col vostro nome per prenotare un posto. Per favore, lo faccia solo chi è davvero intenzionato a venire, altrimenti rischiano di rimanere fuori altre persone.

martedì 13 settembre 2011

Mobilitazione in corso



Prime giornate di mobilitazione a Firenze contro la manovra finanziaria che colpisce precari e studenti, lavoratori dipendenti e pensionati, che attacca i diritti del lavoro e la democrazia incrementando l'ingiustizia sociale e la privatizzazione dei beni comuni.

- Da Lunedì 19 a Sabato 24 settembre il comitato No Tunnel TAV organizza un presidio a Ponte al Pino (nei pressi del cantiere del Campo di Marte) con informazione, raccolta di firme, dibattiti.

- Sabato 24 settembre ore 10.00 piazza S. Marco: manifestazione del Movimento di lotta per la casa contro ogni tentativo di criminalizzare i movimenti.

- Sabato 24 settembre ore 19.00: cena popolare in strada in Via dei Conciatori in difesa degli spazi sociali autogestiti.

- Venerdì 7 ottobre sciopero di 24 ore dei lavoratori ATAF contro la privatizzazione dell'ATAF.


CONTRO UNA MANOVRA PERMANENTE,
UNA MOBILITAZIONE PERMANENTE!
Noi il debito non lo paghiamo!

domenica 11 settembre 2011

In memoria del compagno Fausto Amadei


La tua rabbia giovane urlata negli stadi.
Quella più matura fatta di polvere di selciati metropolitani, 
calpestati velocemente nella lotta quotidiana.
I tuoi slanci, le tue amarezze, la tua cristallina lealtà.
Percorsi condivisi.
Forte, senza mai cadere nell'arroganza.
Debole, come tutti, però senza conoscere la paura.
Inseguivi il sogno come tutti noi.
E quando il sogno si è annebbiato hai continuato a cercarlo, 
vagando su itinerari artificiali e accidentati.
Te ne sei andato il giorno di Ferragosto.
Lontano da qua, come fossi esule.
Te ne sei andato velocemente, perché sempre siamo stati veloci.
Nella testa e nel cuore mi rimane l'immagine.
Un ragazzone alto due metri lanciato a testa bassa contro l'ingiustizia.

Ciao, Fausto!

mercoledì 7 settembre 2011

17 e 18 settembre 2011 - Con la Brigata Sinigaglia in Fonte Santa


Sabato 17 settembre 2011
15.00 Camminata sui sentieri partigiani
20.00 Cena con grigliata
A seguire, concerto con Malasuerte Fi Sud e Kalamu

Domenica 18 settembre 2011
12.30 Pranzo della Brigata Sinigaglia
A seguire, canti popolari e di lotta con Il Menestrello

Tutte le iniziative si svolgeranno alla Casina di Fontesanta: da San Donato in Collina (Bagno a Ripoli) seguire a destra per Parco di Fontesanta. Per info e prenotazioni: fontesanta@inventati.org

C'è chi decise di tradire mettendosi al servizio dell'occupante nazista e di repubbliche fantoccio, di essere complice dei peggiori eccidi che la nostra storia ricordi, di torturare, di sparare dai tetti della nostra città contro civili inermi. E c'è chi decise invece di combattere per la libertà e la giustizia, per l'uguaglianza, in clandestinità, nelle città come nei boschi e le montagne, convinto che solo assumendosi il peso della lotta si può sperare, oggi come ieri, in una società migliore.
E' il loro testimone che abbiamo racolto. Al loro fianco continueremo a camminare verso la libertà.

Antifascisti/e, Parenti e Partigiani della Brigata Sinigaglia

domenica 4 settembre 2011

Sullo sciopero generale del 6 settembre 2011

C’è crisi? Il capitalismo non può avere la cura, perché è la malattia.

Sono mesi che sentiamo parlare di “crisi”, della “necessità di tornare a crescere”, di “modernizzazione”, di “sacrifici nell’interesse della nazione”. Concetti che ci parlano di problemi da risolvere sulla base di un fantomatico “interesse comune”. E’, però, chiaro che quando la coperta è troppa corta, se copri da una parte, scopri dall’altra e governanti, padroni e media tentano sempre di coprire se stessi.

La ricetta è semplice: privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite.

Con la scusa dell’urgenza e dell’instabilità, industriali e banchieri ne approfittano per proseguire nell’opera di privatizzazione delle imprese statali e di svendita dei beni pubblici, per cancellare lo Statuto dei Lavoratori, per derogare al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (applicando, di fatto, il “modello FIAT” di Marchionne a tutti i settori), per licenziare più facilmente (abolendo per decreto l’art.18), per innalzare l’età pensionabile e, con la scusa di un finto rilancio della produttività, abolire le festività nazionali non religiose come il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno. Si tenta di distruggere per sempre diritti acquisiti con anni di dure lotte, smantellando quel che resta dello stato sociale.

Il problema non risiede nella crisi, ma nel sistema economico da cui scaturisce.

Non sarà un mutamento di governo che cambierà la situazione: chi sfrutta in nome del profitto, delocalizza in cerca di manodopera ricattabile a minor costo, reprime, scatena guerre, specula e inquina in nome del mercato e della concorrenza, appartiene, infatti, ad entrambi gli schieramenti.

Non sono Lorsignori che devono spiegarci la crisi e farcela vivere dalle colonne dei loro giornali o dalle immagini dei loro programmi televisivi. Sappiamo benissimo quali sono i luoghi dove subiamo lo sfruttamento, che siano l’ufficio, il cantiere o la fabbrica e conosciamo per nome e cognome i nostri aguzzini, pronti oggi a chiederci lo straordinario e domani a darci il ben servito.

Sappiamo che è all’interno della scuola e dell’università che veniamo progressivamente privati della coscienza critica e “formati” in modo tecnico e nozionistico, abituati all’egoismo e alla concorrenza, privati degli spazi di socialità e collettivizzazione.

Sappiamo quali sono i servizi di cui è privo il nostro quartiere o quelli che ieri c’erano e oggi non ci sono più.

Lavoro, Scuola, Università e Territorio: spazi all’interno dei quali rilanciare il nostro protagonismo perché solo così saremo capaci di far fronte comune all’attacco che stiamo subendo.

In questo contesto non è un caso che il taglio dei 28 miliardi delle spese militari non sia argomento di discussione: la guerra, domani più di quanto non sia stata in passato, sarà la logica prosecuzione della politica, non solo nei teatri di guerra dove sfrecciano i caccia e avanzano i carri armati, ma anche sui nostri territori.

In quest’ottica è necessario riallacciare quei legami che stanno tentando in ogni modo di distruggere: esprimiamo quindi la nostra solidarietà al CoBas della Richard-Ginori ed in particolare ai tre lavoratori colpiti da provvedimento disciplinare con la sospensione dal lavoro, “rei” di aver messo in cattiva luce l’azienda, così come a tutti coloro che sono colpiti dalla repressione. Nella fase attuale, ancor più di prima, è necessario, infatti, diffondere ed organizzare la solidarietà.

Non saremo al fianco né dell’industriale che lavora per accrescere il suo profitto, né di governi che chiamano al sacrificio nazionale, né del sindacato accondiscendente al padrone.

Saremo al fianco di chi lotta per cambiare questa realtà, di chi subisce questa crisi in ogni aspetto della sua vita, di chi questo sistema non lo vuole riformare, ma abbattere.

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud, Collettivo Politico Scienze Politiche, Rete dei Collettivi Fiorentini, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, Collettivo del Fondo Comunista.

Nuovo sito/blog del Fondo Comunista



Il Collettivo del Fondo Comunista, da oggi 4 settembre 2011, ha un nuovo sito/blog informativo all'indirizzo: http://fondocomunistafirenze.blogspot.com.

Il vecchio sito/blog all'indirizzo http://fondocomunista.noblogs.org non verrà quindi più aggiornato, sebbene nel presente nuovo blog ne venga conservato il link nel blogroll per la consultazione dei vecchi avvisi e articoli. Contemporaneamente, nel vecchio sito/blog verrà inserito un post di reindirizzamento.

Dalla data odierna, data la più agevole maneggiabilità della piattaforma Blogspot, contiamo su una presenza ben più costante e fattiva in Rete, intesa come strumento certamente non esclusivo, ma comunque fondamentale per un'incisiva azione rispondente ai fini che si prefigge l'attività del Collettivo del Fondo Comunista.
Il nuovo sito/blog rispecchierà tutte le iniziative del Fondo Comunista e le sue prese di posizione, adesioni e proposte, in uno spirito collettivo di antifascismo e anticapitalismo militante assieme alla sua radicata presenza nella zona Firenze Sud.