venerdì 21 ottobre 2011

Contro la privatizzazione di ATAF


CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF

CONTRO IL RICATTO DI RENZI E BONACCORSI

IN PIENA LOGICA MARCHIONNE

Soprattutto grazie alla spinta dei lavoratori ATAF, che per primi si sono mobilitati contro il tentativo di svendita del trasporto pubblico fiorentino, in questi mesi a Firenze è nato il “Comitato contro la privatizzazione di ATAF”.

I tagli del governo e la soppressione di alcune linee ci danno già il polso della situazione di ciò che ci aspetta nel caso il Comune di Firenze e i dirigenti aziendali portino a termine i propri piani: lavoratori che si trovano a non poter più disporre di mezzi pubblici, studenti costretti ad inventarsi come raggiungere scuole ed università, anziani impossibilitati a continuare a mantenere quelle abitudini difficili per loro da cambiare.
Tagli che hanno visto una drastica riduzione del trasporto extraurbano, essenziale per chi, a causa tra l'altro del caro affitti, è protagonista di un inesorabile trasferimento nelle zone limitrofe alla città.

Se da una parte tagliare i trasporti pubblici vuol dire obbligare ad utilizzare i mezzi privati con quello che ne consegue in termini di inquinamento, ogni giorno ognuno di noi è obbligato a farsi “rubare” quantità sempre maggiori di tempo dal lavoro, se mettiamo insieme quello “vivo” che passiamo in fabbrica, cantiere o ufficio, con quanto siamo costretti a “regalare” negli spostamenti casa-lavoro.

Queste sono le ragioni che ci spingono a pensare che questa lotta, interesse comune di tutti gli studenti, i lavoratori e i pensionati fiorentini, non possa e non debba esser sostenuta solo dai lavoratori ATAF ma debba vivere di un respiro più ampio e investire tutto il territorio, specialmente nel momento in cui proprio i lavoratori ATAF vengono messi davanti ad un ricatto simile a quello imposti agli operai FIAT: la rinuncia ai propri diritti a fronte della possibilità di rivedere il piano di privatizzazione.

Proprio in quest’ottica il CPA fi-sud organizza un incontro con le RSU ATAF rivolgendo a tutto il quartiere l’appello ad una larga partecipazione.

GIOVEDÌ 27 OTTOBRE AL CPA FI-SUD (*)

SERATA DI SOSTEGNO AI LAVORATORI ATAF E

AL COMITATO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DI ATAF



ALLE ORE 20.00 CENA POPOLARE

ALLE ORE 21.00 INIZIATIVA E DIBATTITO

(*) Via di Villamagna 27/A, bus 23

giovedì 20 ottobre 2011

Sulla manifestazione del 15 ottobre a Roma


I fatti sono semplicissimi: la Polizia attacca il corteo previo accordo con i soliti venduti per interessi elettoralistici e di parrocchia. Siamo convinti che l'assalto al corteo di Roma da parte delle forze di polizia sia da attribuire ad una precisa volontà e ad un piano predeterminato per attaccare le realtà antagoniste e antisistema, più o meno organizzate ma capaci di radicalizzare lo scontro, con l'appoggio fattivo (che si è espresso perfettamente nella consegna e nella delazione) delle aree riformiste, il cui fine è quello di demonizzare e vendere le forze che si pongono sul terreno della contrapposizione e dello scontro anticapitalista, e di proposte tese al cambiamento reale delle condizioni di vita e di organizzazione sociale.

Questo abbiamo visto a Roma il 15 ottobre, e questo si osserva quotidianamente ovunque si verifichino non le false "indignazioni" tanto propagandate e gradite al regime (in quanto "pacificamente" inutili e persino gradite agli stessi banchieri centrali, come Draghi, e ai fascisti forcaioli come Di Pietro), bensì autentici scontri sociali che esplicano in modo logico e conseguente (quel che sta accadendo in queste ore a Atene è altamente indicativo). I vari Cremaschi, Bernocchi, Vendola e servi della medesima risma hanno dovuto rinunciare alla loro "festosa" e "colorata" parata in San Giovanni, e la loro finta "nonviolenza" si è trasformata in volontà di vendetta, consegnando alla Polizia i compagni che si sono visti costretti a difendere la piazza, accusati poi dagli stessi servi di essere "violenti" e "provocatori". Una prassi consueta, così come lo è quello della successiva delazione sistematica incoraggiata anche dai media di regime.
 

martedì 11 ottobre 2011

Cena di sovvenzionamento e solidarietà proletaria


GIOVEDI' 13 OTTOBRE ORE 20.00
c/o FONDO COMUNISTA

CENA DI SOVVENZIONAMENTO E SOLIDARIETA' PROLETARIA

Per finanziare la partecipazione alla manifestazione nazionale
del 15 ottobre a Roma

CONTRIBUTO € 8

Noi la crisi non la paghiamo, con otto euro ci autofinanziamo!
Riprendiamoci la voglia di socialità, di solidarietà e di spazio libero!

MENU' POPOLARE:

- Pastasciutta all'amatriciana
- Pollo con le olive
- Insalata di patate, cipolle e pomodori
- Dolci delle Case Minime

L'indirizzo del Fondo Comunista è nell'intestazione del sito
Per ulteriori informazioni telefonare al n° 366 - 3925033

sabato 8 ottobre 2011

!Toma la calle! Il 15 ottobre scendiamo in piazza!

 
!TOMA LA CALLE!
IL 15 OTTOBRE SCENDIAMO IN PIAZZA!

Il 15 ottobre, raccogliendo il semplice appello dei movimenti spagnoli !TOMA LA CALLE! – Prendi la piazza, nelle principali città europee vi saranno manifestazioni e cortei contro le politiche economiche europee di tagli e sacrifici: diminuzione dei salari, licenziamenti e precarietà, tagli alle spese sociali e alle pensioni, alla sanità e all’istruzione, privatizzazioni e, dulcis in fundo, guerre e repressione. Queste sono le soluzioni che padroni, banche e governi vogliono imporre in questa crisi profonda del capitalismo, in Europa come nel resto del mondo.

Ma ovunque, mobilitazioni, iniziative e rivolte cercano di opporsi e resistere a queste ricette, rivendicando giustizia sociale, diritti ed autodeterminazione. Dalla resistenza tenace del popolo greco sotto attacco ormai da oltre due anni, alle rivolte in Egitto e Tunisia, dai movimenti spagnoli che dal maggio 2011 occupano le piazze, alle manifestazioni di New York e delle altre città negli USA, milioni di persone dicono BASTA alle guerre e un sistema economico in crisi che produce sempre più povertà e sfruttamento e impone sacrifici per quasi tutti e ricchezza per pochi.
 
Non ci sono le banche e gli speculatori finanziari cattivi a fronte di un sistema sano: è ormai, con tutta evidenza, il sistema stesso che va cambiato; non ci sono riforme possibili, compatibilità da accettare, responsabilità da prendersi nella gestione della crisi e delle politiche di sacrifici. La nostra responsabilità, adesso, è proprio quella di rifiutare queste politiche, di indicare strade diverse, appunto incompatibili, rifiutare la socializzazione delle perdite mentre i principali responsabili della gestione di questo sistema continuano ad arricchirsi invocando misure drastiche a danno dei lavoratori. Le nostre risposte sono nelle strade, nelle scuole e sui luoghi di lavoro, fatte di mutuo soccorso, solidarietà e condivisione, coscienti che non esistono soluzioni individuali o falsi nemici su cui scaricare rabbia e frustrazioni come gli immigrati.

Le risposte dei padroni e dei governi sono invece sempre le stesse: la GUERRA per cercare di frenare la crisi in una pericolosa logica competitiva tra stati imperialisti; la REPRESSIONE per fermare la rabbia dei giovani, dei lavoratori e di tutti coloro che non ne vogliono più sapere di farsi sfruttare. I tanti arresti denunce in Italia, passando da quanto successo a Firenze la scorsa primavera, sono solo la rappresentazione interna di quello che accade a New York, con 700 fermi dei manifestanti contro Wall Street nella giornata del 2 ottobre o in Spagna, dove 12 attivisti del Movimento15M, protagonista delle mobilitazioni recenti, sono stati arrestati a Barcellona.

Il 15 ottobre anche noi saremo in piazza a Roma con altre migliaia  e migliaia di lavoratori, studenti e pensionati. Saremo in piazza contro l’osceno governo Berlusconi ma anche contro le finte opposizioni, già allineate alle letterine ed alle imposizioni dettate dalla Banca Centrale Europea; saremo in piazza per denunciare il ruolo dei sindacati concertativi, che oggi scioperano e domani firmano i peggiori accordi con Confindustria, come quello del 28 giugno.
 
Saremo in piazza per dire che non è questa l’Europa che vogliamo e, uniti con tutti coloro che nel mondo lottano per una società diversa, a rappresentare la volontà di resistere e di costruire un’alternativa radicale ad un sistema marcio.
Il 15 ottobre scendiamo in piazza, raccogliamo l’appello per prendersi le piazze dei movimenti spagnoli, raccogliamo l’appello dei manifestanti greci a sollevarsi!

15 OTTOBRE 2011 
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

CONTRO IL CAPITALISMO 
PER UN MONDO SENZA PADRONI

Centro Popolare Autogestito fi-sud, Collettivo Politico Scienze Politiche,
Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, Rete dei Collettivi, Fondo Comunista
 

——> PER CHI FOSSE INTERESSATO A VENIRE A ROMA

Il costo del pullman si aggira intorno a 10/15€, mandare un’email a rete@stronzi.org col vostro nome per prenotare un posto. Per favore, lo faccia solo chi è davvero intenzionato a venire, altrimenti rischiano di rimanere fuori altre persone.