martedì 13 settembre 2011

Mobilitazione in corso



Prime giornate di mobilitazione a Firenze contro la manovra finanziaria che colpisce precari e studenti, lavoratori dipendenti e pensionati, che attacca i diritti del lavoro e la democrazia incrementando l'ingiustizia sociale e la privatizzazione dei beni comuni.

- Da Lunedì 19 a Sabato 24 settembre il comitato No Tunnel TAV organizza un presidio a Ponte al Pino (nei pressi del cantiere del Campo di Marte) con informazione, raccolta di firme, dibattiti.

- Sabato 24 settembre ore 10.00 piazza S. Marco: manifestazione del Movimento di lotta per la casa contro ogni tentativo di criminalizzare i movimenti.

- Sabato 24 settembre ore 19.00: cena popolare in strada in Via dei Conciatori in difesa degli spazi sociali autogestiti.

- Venerdì 7 ottobre sciopero di 24 ore dei lavoratori ATAF contro la privatizzazione dell'ATAF.


CONTRO UNA MANOVRA PERMANENTE,
UNA MOBILITAZIONE PERMANENTE!
Noi il debito non lo paghiamo!

domenica 11 settembre 2011

In memoria del compagno Fausto Amadei


La tua rabbia giovane urlata negli stadi.
Quella più matura fatta di polvere di selciati metropolitani, 
calpestati velocemente nella lotta quotidiana.
I tuoi slanci, le tue amarezze, la tua cristallina lealtà.
Percorsi condivisi.
Forte, senza mai cadere nell'arroganza.
Debole, come tutti, però senza conoscere la paura.
Inseguivi il sogno come tutti noi.
E quando il sogno si è annebbiato hai continuato a cercarlo, 
vagando su itinerari artificiali e accidentati.
Te ne sei andato il giorno di Ferragosto.
Lontano da qua, come fossi esule.
Te ne sei andato velocemente, perché sempre siamo stati veloci.
Nella testa e nel cuore mi rimane l'immagine.
Un ragazzone alto due metri lanciato a testa bassa contro l'ingiustizia.

Ciao, Fausto!

mercoledì 7 settembre 2011

17 e 18 settembre 2011 - Con la Brigata Sinigaglia in Fonte Santa


Sabato 17 settembre 2011
15.00 Camminata sui sentieri partigiani
20.00 Cena con grigliata
A seguire, concerto con Malasuerte Fi Sud e Kalamu

Domenica 18 settembre 2011
12.30 Pranzo della Brigata Sinigaglia
A seguire, canti popolari e di lotta con Il Menestrello

Tutte le iniziative si svolgeranno alla Casina di Fontesanta: da San Donato in Collina (Bagno a Ripoli) seguire a destra per Parco di Fontesanta. Per info e prenotazioni: fontesanta@inventati.org

C'è chi decise di tradire mettendosi al servizio dell'occupante nazista e di repubbliche fantoccio, di essere complice dei peggiori eccidi che la nostra storia ricordi, di torturare, di sparare dai tetti della nostra città contro civili inermi. E c'è chi decise invece di combattere per la libertà e la giustizia, per l'uguaglianza, in clandestinità, nelle città come nei boschi e le montagne, convinto che solo assumendosi il peso della lotta si può sperare, oggi come ieri, in una società migliore.
E' il loro testimone che abbiamo racolto. Al loro fianco continueremo a camminare verso la libertà.

Antifascisti/e, Parenti e Partigiani della Brigata Sinigaglia

domenica 4 settembre 2011

Sullo sciopero generale del 6 settembre 2011

C’è crisi? Il capitalismo non può avere la cura, perché è la malattia.

Sono mesi che sentiamo parlare di “crisi”, della “necessità di tornare a crescere”, di “modernizzazione”, di “sacrifici nell’interesse della nazione”. Concetti che ci parlano di problemi da risolvere sulla base di un fantomatico “interesse comune”. E’, però, chiaro che quando la coperta è troppa corta, se copri da una parte, scopri dall’altra e governanti, padroni e media tentano sempre di coprire se stessi.

La ricetta è semplice: privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite.

Con la scusa dell’urgenza e dell’instabilità, industriali e banchieri ne approfittano per proseguire nell’opera di privatizzazione delle imprese statali e di svendita dei beni pubblici, per cancellare lo Statuto dei Lavoratori, per derogare al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (applicando, di fatto, il “modello FIAT” di Marchionne a tutti i settori), per licenziare più facilmente (abolendo per decreto l’art.18), per innalzare l’età pensionabile e, con la scusa di un finto rilancio della produttività, abolire le festività nazionali non religiose come il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno. Si tenta di distruggere per sempre diritti acquisiti con anni di dure lotte, smantellando quel che resta dello stato sociale.

Il problema non risiede nella crisi, ma nel sistema economico da cui scaturisce.

Non sarà un mutamento di governo che cambierà la situazione: chi sfrutta in nome del profitto, delocalizza in cerca di manodopera ricattabile a minor costo, reprime, scatena guerre, specula e inquina in nome del mercato e della concorrenza, appartiene, infatti, ad entrambi gli schieramenti.

Non sono Lorsignori che devono spiegarci la crisi e farcela vivere dalle colonne dei loro giornali o dalle immagini dei loro programmi televisivi. Sappiamo benissimo quali sono i luoghi dove subiamo lo sfruttamento, che siano l’ufficio, il cantiere o la fabbrica e conosciamo per nome e cognome i nostri aguzzini, pronti oggi a chiederci lo straordinario e domani a darci il ben servito.

Sappiamo che è all’interno della scuola e dell’università che veniamo progressivamente privati della coscienza critica e “formati” in modo tecnico e nozionistico, abituati all’egoismo e alla concorrenza, privati degli spazi di socialità e collettivizzazione.

Sappiamo quali sono i servizi di cui è privo il nostro quartiere o quelli che ieri c’erano e oggi non ci sono più.

Lavoro, Scuola, Università e Territorio: spazi all’interno dei quali rilanciare il nostro protagonismo perché solo così saremo capaci di far fronte comune all’attacco che stiamo subendo.

In questo contesto non è un caso che il taglio dei 28 miliardi delle spese militari non sia argomento di discussione: la guerra, domani più di quanto non sia stata in passato, sarà la logica prosecuzione della politica, non solo nei teatri di guerra dove sfrecciano i caccia e avanzano i carri armati, ma anche sui nostri territori.

In quest’ottica è necessario riallacciare quei legami che stanno tentando in ogni modo di distruggere: esprimiamo quindi la nostra solidarietà al CoBas della Richard-Ginori ed in particolare ai tre lavoratori colpiti da provvedimento disciplinare con la sospensione dal lavoro, “rei” di aver messo in cattiva luce l’azienda, così come a tutti coloro che sono colpiti dalla repressione. Nella fase attuale, ancor più di prima, è necessario, infatti, diffondere ed organizzare la solidarietà.

Non saremo al fianco né dell’industriale che lavora per accrescere il suo profitto, né di governi che chiamano al sacrificio nazionale, né del sindacato accondiscendente al padrone.

Saremo al fianco di chi lotta per cambiare questa realtà, di chi subisce questa crisi in ogni aspetto della sua vita, di chi questo sistema non lo vuole riformare, ma abbattere.

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud, Collettivo Politico Scienze Politiche, Rete dei Collettivi Fiorentini, Cantiere Sociale Camilo Cienfuegos, Collettivo del Fondo Comunista.

Nuovo sito/blog del Fondo Comunista



Il Collettivo del Fondo Comunista, da oggi 4 settembre 2011, ha un nuovo sito/blog informativo all'indirizzo: http://fondocomunistafirenze.blogspot.com.

Il vecchio sito/blog all'indirizzo http://fondocomunista.noblogs.org non verrà quindi più aggiornato, sebbene nel presente nuovo blog ne venga conservato il link nel blogroll per la consultazione dei vecchi avvisi e articoli. Contemporaneamente, nel vecchio sito/blog verrà inserito un post di reindirizzamento.

Dalla data odierna, data la più agevole maneggiabilità della piattaforma Blogspot, contiamo su una presenza ben più costante e fattiva in Rete, intesa come strumento certamente non esclusivo, ma comunque fondamentale per un'incisiva azione rispondente ai fini che si prefigge l'attività del Collettivo del Fondo Comunista.
Il nuovo sito/blog rispecchierà tutte le iniziative del Fondo Comunista e le sue prese di posizione, adesioni e proposte, in uno spirito collettivo di antifascismo e anticapitalismo militante assieme alla sua radicata presenza nella zona Firenze Sud.