Il Fondo Comunista non si tocca! - Comunicato di solidariet à della Rete dei Comunisti
Il Fondo Comunista non si tocca!
L'unica cosa da chiudere a Firenze è l'esperienza del "rottamatore".
Con una meschina operazione poliziesca si è tentato di chiudere la porta del Fondo Comunista e l'esperienza della Associazione Angela e Ciro, dando così un ulteriore segnale di come l'amministrazione comunale fiorentina intende rapportarsi alle espressioni popolari organizzate sui territori.
Lo spazio, aperto da anni nel cuore delle case minime di Rocca Tedalda, è un essenziale luogo di aggregazione per il quartiere, dove con estrema libertà si ritrovano giovani e abitanti che da sempre trovano in quelle stanze un punto di riferimento.
Cambiare in maniera furtiva la serratura di una sede storica del movimento popolare fiorentino evidenzia la meschinità di una amministrazione che risponde con la polizia a tutte le istanze di emancipazione, espresse da un tessuto sociale che resiste alle ristrutturazioni selvagge, alla speculazione edilizia, al taglio di posti di lavoro e servizi sociali essenziali.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni del Fondo Comunista, i quali giustamente si sono riappropriati immediatamente di uno spazio che è loro.
Renzi e le sue politiche neoliberiste e poliziesche vanno fermati, con determinazione, a partire dalla difesa di tutti gli spazi di agibilità politica e sociale.
L'unica cosa da chiudere a Firenze è l'esperienza del "rottamatore".
Con una meschina operazione poliziesca si è tentato di chiudere la porta del Fondo Comunista e l'esperienza della Associazione Angela e Ciro, dando così un ulteriore segnale di come l'amministrazione comunale fiorentina intende rapportarsi alle espressioni popolari organizzate sui territori.
Lo spazio, aperto da anni nel cuore delle case minime di Rocca Tedalda, è un essenziale luogo di aggregazione per il quartiere, dove con estrema libertà si ritrovano giovani e abitanti che da sempre trovano in quelle stanze un punto di riferimento.
Cambiare in maniera furtiva la serratura di una sede storica del movimento popolare fiorentino evidenzia la meschinità di una amministrazione che risponde con la polizia a tutte le istanze di emancipazione, espresse da un tessuto sociale che resiste alle ristrutturazioni selvagge, alla speculazione edilizia, al taglio di posti di lavoro e servizi sociali essenziali.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni del Fondo Comunista, i quali giustamente si sono riappropriati immediatamente di uno spazio che è loro.
Renzi e le sue politiche neoliberiste e poliziesche vanno fermati, con determinazione, a partire dalla difesa di tutti gli spazi di agibilità politica e sociale.
Sabato 12 novembre alle 17.30 ci sarà un presidio davanti alla sede del Fondo Comunista in via Rocca Tedalda 277.
Tutte le compagne e i compagni proletari e solidali sono invitati a partecipare.
Nella foto: un grimaldello "hi-tech", come si conviene a un Rottamatore gggiòvane e moderno.