Ci sono pervenuti parecchi messaggi di solidarietà in questi giorni difficili, in seguito allo sgombero dei locali del Fondo operato dalla nardelleria armata la mattina di giovedì 29 maggio. Nell'affrontare la situazione e ribadendo che l'attività e la lotta del Fondo non si fermano, crediamo opportuno postarne qui alcuni, con la coscienza che non si tratta di semplici messaggi, ma di solidarietà attiva e fattiva delle altre realtà antagoniste fiorentine.
SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE DEL FONDO COMUNISTA
Come CPA fi-sud vogliamo esprimere la nostra solidarietà nei confronti dei compagni e delle compagne del Fondo Comunista.
Nella mattinata di ieri infatti il Fondo è stato prima perquisito e poi chiuso e sigillato con un'operazione della Questura su ordine del giudice, mentre una compagna veniva denunciata.
Ancora una volta è finito sotto attacco chi si espone dando vita ad un'esperienza politica capace di aprire spazi di discussione oltre che di aggregazione, basando i rapporti sociali su valori quali la solidarietà, l'antifascismo e lontana da ogni logica opportunistica e di guadagno personale.
Evidentemente peró Comune, Questura e Procura ritengono che in zone popolari e periferiche si debba vivere con rassegnazione un presente e futuro di sfruttamento, e non potevamo aspettarci altro da chi sviluppa le proprie "politiche sociali" tra controllo e repressione.
Per tutto questo ci rendiamo disponibili a prender parte a qualsiasi iniziativa si ponga l'obiettivo di contrastare la chiusura del Fondo Comunista.
Come CPA fi-sud vogliamo esprimere la nostra solidarietà nei confronti dei compagni e delle compagne del Fondo Comunista.
Nella mattinata di ieri infatti il Fondo è stato prima perquisito e poi chiuso e sigillato con un'operazione della Questura su ordine del giudice, mentre una compagna veniva denunciata.
Ancora una volta è finito sotto attacco chi si espone dando vita ad un'esperienza politica capace di aprire spazi di discussione oltre che di aggregazione, basando i rapporti sociali su valori quali la solidarietà, l'antifascismo e lontana da ogni logica opportunistica e di guadagno personale.
Evidentemente peró Comune, Questura e Procura ritengono che in zone popolari e periferiche si debba vivere con rassegnazione un presente e futuro di sfruttamento, e non potevamo aspettarci altro da chi sviluppa le proprie "politiche sociali" tra controllo e repressione.
Per tutto questo ci rendiamo disponibili a prender parte a qualsiasi iniziativa si ponga l'obiettivo di contrastare la chiusura del Fondo Comunista.
SOLIDARIETA' AI COMPAGNI DEL FONDO COMUNISTA
Ieri
mattina è stato posto sotto sequestro il Fondo Comunista di via
Rocca Tedalda, con l’ intervento in forze di vigili e Digos che
hanno minacciato i compagni presenti dell’ arresto se si fossero
rifiutati di lasciare il posto; questo attacco segue alla denuncia
dello scorso febbraio della presidentessa dell’ associazione di
volontariato che vi ha sede, assieme al Movimento di Lotta per la
Casa, la nostra sezione e quella della Federazione Toscana, e a tutti
gli studenti, operai, disoccupati e gli altri membri delle masse
popolari che cercano di organizzarsi per far fronte agli effetti più
devastanti della crisi generale e che da oltre venti anni hanno
recuperato il Fondo da degrado e abbandono che caratterizzano
numerose altre sutture pubbliche e non, per la gioia dello
speculatore di turno. Dopo il quarto cambio di serratura fatto di
soppiatto in due anni, a cui si è sempre risposto con la riapertura
del Fondo, oggi la borghesia usa la Procura e i suoi strumenti
repressivi per cercare di chiudere questa esperienza, con il ridicolo
pretesto dell’ uso dei locali “a scopo di lucro”; non crediamo
proprio che siano usati così il centro di documentazione e l’
archivio, la sala computer, e lo stesso vale per le cene settimanali
a sottoscrizione, un momento di riunione e socialità in un quartiere
che ne è a dir poco carente: rispediamo questa accusa ai mittenti,
coloro che affittano Ponte Vecchio e le cappelle di S. Maria Novella
per il sollazzo dei loro ricchi padroni, come se fossero proprietà
personali! Nardella non ha fatto in tempo ad accomodarsi in poltrona
che subito si distingue con una simile azione repressiva: per
lorsignori sono queste le priorità, non i 4 sfratti quotidiani per
morosità incolpevole, non l’ emorragia continua di posti di
lavoro, non i tagli continui alla Sanità pubblica e le regalie a
quella privata in generale e clericale in particolare, non gli altri
servizi pubblici lasciati degradare a colpi di privatizzazione come
Ataf e Poste, in cui i lavoratori che si oppongono sono colpiti con
multe e provvedimenti disciplinari continui! Tutto questo dimostra
che la scadenza elettorale è stata solo un episodio del LORO
teatrino e che le politiche di attacco alle masse popolari continuano
imperterrite; per quanto ci riguarda siamo al fianco dei compagni del
Fondo Comunista per ogni iniziativa che riporterà all’ apertura di
questo centro di aggregazione, vero antidoto alla desertificazione
sociale e promotore dell' autorganizzazione e del protagonismo
popolare, in cui ricominciare a studiare, discutere, divertirsi, e
organizzarsi.
Se
c’è qualcuno che deve essere sgomberato, è il Nardella ed il suo
partito servo di massoni, speculatori, cementificatori, clero e del
resto di una borghesia sempre più putrescente, che non vuole – e
non può- dare altre risposte che siano repressione, miseria e
abbrutimento per le masse popolari!
Diffondiamo
e chiediamo la solidarietà per i compagni e le compagne del Fondo
Comunista!
Partito
dei Carc
Sezione
di Firenze
RENZI-NARDELLA LA STORIA E' SEMPRE QUELLA...MANGANELLI E SGOMBERI
Passate
le elezioni si torna alla routine renziana. Questa mattina è stato
sgomberato il fondo comunista di via Rocca Tedalda. Una occupazione
storica in uno dei quartieri più "problematici" di Firenze, una
occupazione che da moltissimi anni porta avanti una attività sociale in
un quartiere periferico dimenticato da tutti.
La giunta
Nardella scopre subito il suo volto di nemico giurato delle classi
popolari. Come abbiamo detto più volte in campagna elettorale il PD è
ormai un partito al servizio dei poteri forti, da Confindustria alle
banche, e non perde occasione per dimostrarcelo.
Il PCL Firenze esprime solidarietà ai compagni ed alla compagne del fondo.
BASTA SGOMBERI, BASTA REPRESSIONE
AL FIANCO DEL FONDO COMUNISTA
PCL FIRENZE
L'amministrazione comunale pd, assieme alla magistratura, tentano ancora
una volta di mettere a tacere una delle realtà di quartiere che in
questi anni ha contribuito ad ostacolare sia i tentativi di
radicamento del fascismo nelle nostre città, sia nel produrre iniziativa
contro l' attuale sistema politico-economico. Il Fondo Comunista
rappresenta uno dei tanti esempi, creando momenti di discussione e di
confronto, di come dal basso, senza alcuna delega a nessuno,si possa
dire ancora NO!
Valdarno
Antifascista esprime solidarietà al fondo Comunista di via Rocca
Tedalda, oggetto della repressione poliziesca di chi comanda nella città
-vetrina di Firenze.
Valdarno Antifascista
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